Introduzione sezione Saldi strutturali e Pil potenziale.

Saldi strutturali e Pil potenziale.

Nel corso del 2012 sono stati approvati dal Parlamento Italiano alcuni importanti provvedimenti normativi, quali la Legge Costituzionale 1/2012 e la legge 243/2012 che hanno riformato l’articolo 81 della Costituzione introducendo e successivamente dettagliando il principio del pareggio di bilancio. Secondo la nuova legislazione nazionale, che ricalca i princìpi del Patto di Stabilità e Crescita modificato dal cosiddetto Six Pack, l’equilibrio di bilancio si ottiene qualora il saldo strutturale (corretto per il ciclo e per gli effetti delle misure una-tantum) si attesti al livello dell’Obiettivo di Medio Periodo (MTO) pari per l’Italia a un saldo in pareggio.
Questa nuova disciplina sposta l’accento della sorveglianza fiscale su valutazioni degli obiettivi programmatici misurati in termini strutturali, ossia al netto del ciclo economico e delle misure una tantum.

Le stime del prodotto potenziale e dell’output gap dell’economia italiana necessarie per il calcolo della componente ciclica del saldo strutturale si basano sull’applicazione della metodologia della funzione di produzione concordata a livello europeo e approvata dal Consiglio UE per la derivazione del prodotto potenziale e dell’output Gap. Tale metodologia viene periodicamente discussa e rivista all’interno del comitato di Politica Economica dell’UE e del gruppo tecnico Output Gap Working Group. Per ulteriori informazioni si veda: D’Auria et al., 2010, The production function methodology for calculating potential growth rates and output gaps, European Economy, Economic Paper No 420.

Le specifiche tecniche della stima dell’Output gap e dei saldi strutturali vengono riportate in questa sezione.

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