Introduzione sezione Primo incontro dell’Africa Advisory Group sotto la Presidenza italiana del G20

Primo incontro dell’Africa Advisory Group sotto la Presidenza italiana del G20

Giovedì 15 aprile 2021, i membri del G20 Africa Advisory Group si sono riuniti per il primo incontro nell’anno di presidenza italiana del finanziario del G20.

 

Il Gruppo, istituito nel 2017 durante la presidenza tedesca del G20, si occupa di guidare le iniziative normative del G20 Compact with Africa, con l’obiettivo di migliorare le condizioni per gli investimenti privati nei Paesi africani e promuovere crescita e sviluppo sostenibile. Il G20 Africa Advisory Group è co-presieduto da Germania e dalla Repubblica del Sudafrica e comprende alcuni Paesi G20, oltre ai Paesi africani del Compact: Benin, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, Ghana, Guinea, Marocco, Ruanda, Senegal, Togo e Tunisia. Del Gruppo fanno inoltre parte la Banca Mondiale, la Banca di Sviluppo Africana, il Fondo Monetario Internazionale, la Commissione europea e l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico.

 

La pandemia da COVID-19 ha generato una delle più gravi crisi sociali ed economiche della storia recente. Tuttavia, sono i paesi in via di sviluppo a subire le conseguenze più pesanti di questa crisi. È necessaria una comprensione dei differenti bisogni e delle sfide che i paesi africani si trovano ad affrontare, in particolare per quanto riguarda il superamento della crisi sanitaria e l’avvio di una rapida ripresa economica.

 

In questo senso, il filone finanziario del G20 ha un ruolo chiave nella definizione di misure che possano sia avviare la ripresa economica, sia impostare strategie di lungo periodo improntate sulla costruzione di società più sostenibili, tecnologicamente avanzate e inclusive. Investimenti nei settori della sostenibilità e della digitalizzazione possono rappresentare le basi per la costruzione di economie maggiormente resilienti. Per questo, una delle priorità della Presidenza italiana del G20 è favorire la mobilitazione di risorse per una transizione dell’economia – dei mercati emergenti e delle economie in via di sviluppo presenti nel conteso africano - verso maggiore sostenibilità e digitalizzazione, creando le condizioni per generare risorse in questi settori economici.

 

Il G20 Africa Advisory Group si occupa in particolare di monitorare i progressi dei Paesi del Compact e proporre nuove raccomandazioni sulla base del Compact Monitoring Report.

 

Il valore aggiunto offerto dalle iniziative implementate dal Gruppo appare evidente analizzando i dati di crescita dei Paesi del Compact. Infatti, nonostante gli effetti della pandemia da COVID-19, la crescita in questi Paesi (1.1% nel 2020) è stata più rapida rispetto alla media delle economie africane e si stima che salirà a +3,4% nel 2021. Tuttavia, il debito pubblico di questi paesi è previsto in rialzo, per raggiungere nel 2021 l’80% del Pil (dal 71% del 2019).

 

L’agenda di questo primo incontro virtuale del Gruppo comprendeva un confronto sull’efficacia delle misure poste in essere per mitigare l’impatto della pandemia da COVID-19 sui paesi a basso reddito, oltre ad un’analisi sul ruolo del settore privato africano per quanto concerne il finanziamento allo sviluppo.

 

Durante l’incontro, I membri hanno avuto la possibilità di ascoltare rappresentanti di Etiopia, Tunisia e Costa d’Avorio, per comprendere l’impatto che la crisi pandemica sta avendo sulle loro popolazioni e valutare gli effetti della crisi su gli investimenti del settore privato.

 

Le organizzazioni Internazionali, quali la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale, coinvolte in vari filoni di lavoro G20 per identificare misure a supporto dei paesi più vulnerabili, hanno presentato i risultati dei loro studi nell’ambito del finanziamento privato. Grazie alle riforme implementate dal 2018 ad oggi, i Paesi del Compact hanno rafforzato il loro contesto macroeconomico e d’impresa, attraverso soluzioni finanziarie - rese possibili grazie al supporto del FMI e della digitalizzazione - che hanno semplificato il sistema dei prestiti.

 

Il G20 si è impegnato in questi mesi per dare priorità al supporto delle economie più fragili, attraverso un pacchetto di misure concrete, tra queste la nuova allocazione di Diritti Speciali di Prelievo (Special Drawing Rights – SDR) di 650 miliardi di dollari.

 

Per quanto riguarda le misure di alleggerimento del debito, alcuni Paesi del Compact hanno beneficiato della ella sospensione del servizio sul debito (Debt Service Suspension Initiative - DSSI). Seppur la DSSI sia una misura temporanea per garantire liquidità - approvata nell’aprile 2021 e recentemente estesa fino alla fine del 2021 - i paesi con situazioni debitori insostenibili avranno la possibilità di affrontare in modo strutturarale le questioni legate alla vulnerabilità del proprio debito, attraverso il Common Framework per la gestione del debito oltre il DSSI.

 

Infine, sempre con l’obiettivo di garantire nuovi finanziamenti a favore delle economie più fragili, durante l’ultimo incontro ministeriale del filone finanziario G20, è stata decisa la prosecuzione delle negoziazioni sul IDA-20 di un ulteriore anno.

 

Il Compact with Africa può essere un modello per partnership future, con la presenza del settore privato. Può fungere inoltre da esempio per questioni di istituzionali e di governo e offrire sinergie con il lavoro che la Comunità internazionale sta portando avanti sulle Country Platform. In questo senso, il Compact è la dimostrazione di come le Organizzazioni Finanziarie Internazionali possano collaborare in modo efficace perseguendo obiettivi comuni.

 

Inoltre, i Paesi che hanno implementato le riforme suggerite dal Compact with Africa possono fare da guida per accelerare l’implementazione di un accordo sull’Africa Continental Free Trade Area (AfCFTA).

 

Il lavoro di questo Gruppo confluirà all’interno degli altri filoni d lavoro del G20 e i Membri si incontreranno per la loro seconda riunione ufficiale ad ottobre 2021.

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