Introduzione sezione Antifalsificazione dell'Euro

Antifalsificazione dell'Euro

Dal 1° gennaio 2002, la Banca centrale europea e le Banche centrali nazionali degli Stati che partecipano all’Unione monetaria immettono in circolazione banconote e monete metalliche denominate in euro: conseguentemente, le istituzioni comunitarie, al fine di costruire un sistema di protezione della moneta unica efficace ed efficiente, hanno predisposto adeguati strumenti giuridici che si occupano sia degli aspetti di carattere amministrativo - cioè delle attività preordinate alla rilevazione, al controllo, all’analisi ed allo scambio delle informazioni sulle falsificazioni - sia di quelli rilevanti sotto un profilo penale e processuale.

L’atto normativo alla base del sistema di protezione dell’euro è il Regolamento (CE) n.1338/2001 del Consiglio dell’Unione europea, con il quale sono state definite talune misure necessarie per la circolazione delle banconote e delle monete in euro al fine di garantirne la protezione contro le attività di falsificazione. La struttura dell’intero dispositivo è finalizzata alla creazione di un sistema di flusso integrato di informazioni, riguardanti le falsificazioni delle banconote e delle monete metalliche, fra i vari Organi nazionali ed internazionali competenti, quali Banche centrali, Zecche, Forze di Polizia nazionali, Banca centrale europea, Commissione europea, Europol.

Ai sensi dell’articolo 2 lettera b), primo e quarto trattino del citato regolamento n.1338/2001, l’Ufficio centrale antifrode dei mezzi di pagamento (Ucamp) - istituito all'interno del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze - è l’autorità nazionale designata per l’analisi e monitoraggio delle informazioni concernenti la falsificazione dell’euro. Le altre autorità designate a mente dello stesso articolo sono: per l’individuazione delle banconote e delle monete false, il servizio per la cooperazione internazionale di Polizia e le tre Forze di Polizia (Guardia di Finanza, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato); la Banca d’Italia (Centro nazionale di analisi delle banconote - Cna) e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (Centro nazionale di analisi delle monete - Cnac) con riferimento alla raccolta ed all’analisi dei dati tecnici e statistici relativi alle banconote ed alle monete false.

Ad integrazione del dettato normativo europeo, il legislatore nazionale con il d.l. 350/2001, in particolare gli articoli 7 ed 8 – e le modifiche di cui all’art 97 della legge 24 marzo 2012, n.27 – ha collocato e confermato l’Ucamp quale attore centrale – in chiave amministrativa - dell’articolata architettura a difesa dell’euro: a tali fini l’ufficio svolge una continua attività di analisi e monitoraggio dei dati tecnici e statistici e delle informazioni sulle falsificazioni dell’euro, mirata a valutare l’impatto economico del fenomeno.

Per l’assolvimento dei compiti istituzionali, l’Ucamp è dotato di un sistema informatizzato in cui confluiscono tutti i dati tecnici e statistici, nonché le informazioni, inerenti ai casi di sospetta falsità dell’euro riscontrati sul territorio nazionale; i citati elementi vengono inoltrati all’ufficio per il tramite di specifiche segnalazioni redatte dai gestori del contante e dalle Forze di Polizia. Il sistema viene alimentato a fini di riconciliazione con i risultati delle perizie effettuate sulle banconote e sulle monete metalliche, rispettivamente, dalla Banca d’Italia e dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Il sistema consente la evidenziazione automatica di specifici “allarmi” che consentono all’Ufficio di rilevare specifiche situazioni di criticità con riferimento ai dati rilevati ed a fattori spaziali e temporali degli avvenuti ritiri.

La normativa nazionale con l’introduzione del dm 1° febbraio 2013, abrogato e sostituito dal dm 28 aprile 2016, ha obbligato i gestori del contante all’invio telematico dei dati e delle informazioni riguardanti i casi di sospetta falsità. A tal fine l’Ucamp si ha nel tempo utilizzato un moderno applicativo denominato Sirfe, Sistema informatizzato per la rilevazione della falsificazione dell’euro, ora sostituito dal Simec, Sistema monitoraggio euro carte, entrato in esercizio in data 18 settembre 2017.

Tale applicativo informatico da un lato registra la trasmissione dei dati e delle informazioni sui casi di sospetta falsità dell’euro, e dall’altro presenta caratteristiche tecnologiche (inserimento elettronico dei verbali nel sistema direttamente da parte dei gestori del contante, monitoraggio della situazione in tempo reale con verifica dell’esito dell’attività peritale condotta da Banca d’Italia e Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - Ipzs) che consentono all’Ufficio di avvalersi, per l’esercizio delle proprie competenze, di moderne funzionalità nel settore della contraffazione dell’euro.

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