Introduzione sezione Valorizzazione immobili pubblici e gestione adempimenti Fip, Fpu, Scip e Scci

Valorizzazione immobili pubblici e gestione adempimenti Fip, Fpu, Scip e Scci

Il Dipartimento del Tesoro partecipa al processo di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico attraverso i fondi di investimento immobiliari gestiti da Invimit Sgr s.p.a., il cui capitale è - per legge - interamente detenuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Invimit Sgr è stata costituita con decreto del ministro dell’economia e delle finanze del 19/03/2013 ai sensi dell’art. 33, comma 1 del d.l. 98/2011, al fine di valorizzare o dismettere il patrimonio disponibile di proprietà dello Stato, degli enti territoriali, degli enti pubblici e delle relative società partecipate.

 

Come avviene la valorizzazione

La valorizzazione, consistente nell’adozione di tutte quelle iniziative utili a incrementare il valore degli immobili (cambio di destinazione d’uso, riqualificazione, regolarizzazione edilizia e urbanistica, etc.), anche attraverso l’alienazione degli stessi, può essere realizzata attraverso fondi indiretti (art. 33 d.l. 98/2011, commi 1 e 2); ii) fondi diretti (art.33 d.l. 98/2011, commi 8-bis, 8-ter e 8-quater).

  • Fondi indiretti
    Invimit Sgr, con delibera del proprio c.d.a. del 27 febbraio 2014, ha istituito un fondo di fondi, denominato “i3-Core”, totalmente partecipato da Inail, per il quale si prevedono investimenti a regime, per oltre 1,4 miliardi di euro.
    Il fondo “i3-Core” è strutturato nei comparti “Territorio” e “Stato”.
    Il comparto Territorio può effettuare investimenti in fondi immobiliari promossi o partecipati dagli enti territoriali e da altri enti pubblici, nonché da società partecipate dai predetti enti, al fine di valorizzare o dismettere il relativo patrimonio immobiliare. Tali fondi sono gestiti da sgr private appositamente selezionate tramite gara - ai quali sono conferiti immobili pubblici sulla base di un progetto di valorizzazione e riqualificazione urbana.
    Il comparto Stato investe in quote di fondi immobiliari diretti promossi dal Ministro dell’Economia e delle Finanze ai sensi del citato art. 33, commi 8-ter e 8-quater, nonché in quote di fondi istituiti da Invimit ai sensi dell’art. 33, comma 8-bis.
  • Fondi diretti
    I fondi diretti sono promossi dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, allo scopo di conseguire la riduzione del Debito Pubblico. Ai fondi diretti possono essere conferiti o trasferiti immobili o diritti immobiliari di proprietà dello Stato, degli enti territoriali e degli altri enti pubblici, nonché delle relative società partecipate. A tal fine sono stati promossi dal Ministro cinque fondi, per un valore complessivo di immobili apportati pari a circa un miliardo di euro, a fronte del quale sono state emesse quote che dovrebbero essere successivamente collocate sul mercato.
    Invimit Sgr è, inoltre, coinvolta, attraverso il fondo “i3-Patrimonio Italia”, istituito dalla medesima società ai sensi dell’art. 33 del comma 8-bis, nel processo di dismissione degli immobili delle province, che sta fornendo a queste ultime la liquidità necessaria a gestire il delicato processo di transizione verso il nuovo assetto istituzionale. Il fondo è interamente partecipato dal comparto Stato del fondo “i3-core”.

 

Gestione adempimenti relativi al Fondo immobili pubblici (Fip) e al Fondo patrimonio uno (Fpu)

Il Dipartimento del Tesoro ha partecipato al processo di costituzione di due fondi di investimento immobiliari, il Fondo immobili pubblici (Fip) e il Fondo patrimonio uno (Fpu), secondo quanto previsto dall’art. 4 del d.l. n. 351/2001.

In base a tale norma, sono stati apportati e trasferiti a Fip e a Fpu immobili di proprietà dello Stato e di alcuni enti previdenziali e assistenziali per un valore complessivo di ca. 3,9 miliardi di euro. Attualmente vengono gestite dal Dipartimento le obbligazioni contrattualmente assunte a carico del Ministero afferenti tali operazioni.

Gli immobili dei due compendi Fip e Fpu sono stati concessi in locazione all’Agenzia del Demanio, che riveste la qualifica di conduttore unico, e che provvede ad assegnarli alle amministrazioni per i loro fini istituzionali.

I canoni al 31/12/2017, corrisposti alle varie proprietà degli immobili Fip e Fpu, sono pari a ca. 312,6 milioni di euro.

I contratti di locazione passiva degli immobili dei compendi Fip e Fpu scadranno rispettivamente in data 29/12/2022 e in data 30/12/2023.

 

Operazioni Scip e Scci

Scci

A partire dal 1999 e fino al 2005, sono state realizzate sei operazioni di cartolarizzazione con la cessione di crediti contributivi dell’Inps maturati sino al 31 dicembre 2008 - dovuti da lavoratori agricoli, autonomi e aziende - alla società veicolo denominata Società di Cartolarizzazione dei Crediti Inps (Scci) S.p.A., secondo quanto previsto dall’art. 13 della legge 23 dicembre 1998, n. 448.

Nel mese di luglio 2011 le operazioni di cartolarizzazione si sono chiuse con il rimborso dell’ultima serie di titoli emessi. La società è stata, tuttavia, mantenuta in vita per proseguire con gli adempimenti previsti dai due contratti derivati stipulati con le banche, in parallelo all’avvio delle cartolarizzazioni.

 

Scip

La Società Cartolarizzazione Immobili Pubblici (Scip) S.r.l. era stata costituita, ai sensi dell’art. 2 del decreto-legge 25 settembre 2001, n. 351 1 , con atto notarile in data 23 novembre 2001, per la realizzazione di una o più operazioni di cartolarizzazione dei proventi derivanti dalla dismissione del patrimonio immobiliare dello Stato e degli altri enti pubblici mediante l’emissione di titoli o l’assunzione di finanziamenti. Le operazioni di cartolarizzazione compiute dalla società sono state, complessivamente, due (Scip 1 e Scip 2) ed hanno riguardato immobili dello Stato e di 7 enti previdenziali.

 

Con l’art. 43-bis del decreto legge 30 dicembre 2008, n. 207 2 sono stati previsti:

  1. la liquidazione dei due patrimoni separati relativi alle predette operazioni;
  2. il trasferimento immediato degli immobili rimasti invenduti agli enti che di essi erano originariamente proprietari;
  3. la sostituzione di questi ultimi alla società in tutti i rapporti giuridici, compresi quelli processuali;
  4. la liquidazione della società, una volta estinti i costi e le passività relativi alle operazioni.

 

1 Il citato art. 2, al comma 1 prevede che: “Il Ministro dell'Economia e delle Finanze è autorizzato a costituire o a promuovere la costituzione, anche attraverso soggetti terzi, di più società a responsabilità limitata con capitale iniziale di 10.000 euro, aventi ad oggetto esclusivo la realizzazione di una o più operazioni di cartolarizzazione dei proventi derivanti dalla dismissione del patrimonio immobiliare dello Stato e degli altri enti pubblici di cui all'articolo 1. Le società possono essere costituite anche con atto unilaterale del Ministero dell'economia e delle finanze; non si applicano in tale caso le disposizioni previste dall'articolo 2497, secondo comma, del codice civile. […]

2 Articolo introdotto dalla legge di conversione 27 febbraio 2009, n. 14 (g.u. 28 febbraio 2009)

 

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