Introduzione sezione G20

G20

G20ll Gruppo dei venti (G20) è stato istituito nel 1999 come organismo di dialogo informale e per lo scambio di informazioni sui temi finanziari ed economici fra i paesi economicamente più significativi, con lo scopo di promuovere la cooperazione internazionale per una crescita stabile e sostenuta. Nel 2008, allo scoppio della crisi globale, il G20 ha assunto il ruolo di sede principale della cooperazione internazionale in ambito economico e ha iniziato a riunirsi anche a livello dei capi di stato e di governo.

 

Del gruppo sono membri i paesi G7, la Russia, la Turchia, la Repubblica del Sud Africa, l’Arabia Saudita, l’India, l’Indonesia, la Cina, l’Australia, la Corea del Sud, il Messico, il Brasile, l’Argentina e l’Unione Europea. Le organizzazioni internazionali partecipanti sono il Fondo monetario internazionale, la Banca mondiale, lʼOcse, il Financial stability board e le Nazioni unite. Alle riunioni viene inoltre invitato a partecipare un numero ristretto di paesi scelti dalla presidenza di turno in modo da assicurare la rappresentatività geografica del gruppo.

 

La presidenza ha durata annuale e ruota fra i diversi paesi, raggruppati a tale scopo in cinque gruppi geograficamente omogenei. La presidenza, che è assistita dalla presidenza precedente e da quella successiva (cd. troika), propone le priorità, coordina le attività fra i membri del gruppo, cura la pubblicazione e diffusione dei documenti, organizza le riunioni.

 

Nel corso dellʼanno si tengono quattro riunioni dei ministri delle finanze, quattro degli sherpa, che sono i rappresentanti personali dei capi di Stato e di governo, e cinque dei deputies finanziari. Questo lavoro, cui si aggiungono possibili ministeriali tematiche convocate dalla presidenza di turno e che si fonda sullʼattività di numerosi gruppi di lavoro, culmina nella seconda parte dellʼanno nel vertice dei capi di stato e di governo.

 

Le sedi dei vertici più recenti e di quelli in programma sono le seguenti:

  • Giappone nel 2019
  • Arabia Saudita nel 2020
  • Italia nel 2021
  • Indonesia nel 2022
  • India nel 2023
  • Brasile nel 2024

 

Per approfondimenti sulla Presidenza italiana del 2021 è possibile consultare il focus dedicato.

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