Introduzione sezione Antiriciclaggio e contrasto al finanziamento illecito al terrorismo

Antiriciclaggio e contrasto al finanziamento illecito al terrorismo

Nell'ambito dell'azione per combattere il terrorismo internazionale, in coordinamento con i partner internazionali, il Governo, con il decreto-legge 12 ottobre 2001, n. 369, convertito nella Legge 14 dicembre 2001, n. 431, ha costituito il Comitato di sicurezza finanziaria (Csf).
Successivamente, a seguito dell’emanazione del decreto legislativo 22 giugno 2007, n. 109 e del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, la competenza del Csf è stata estesa alla materia del contrasto al riciclaggio dei proventi di attività criminose ed all’attività dei Paesi che minacciano la pace e la sicurezza internazionale.
Il Csf, presieduto dal Direttore generale del Tesoro, è composto da rappresentanti del Ministero dell’interno, del Ministero della giustizia, del Ministero affari esteri, della Banca d’Italia, della Commissione nazionale per le società e la borsa, dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo, dell’Unità di informazione finanziaria, della Guardia di Finanza, della Direzione investigativa antimafia, dell’Arma dei Carabinieri e della Direzione nazionale antimafia.
Il Csf ha il compito di monitorare il funzionamento del sistema di prevenzione e di sanzioni del finanziamento del terrorismo e del riciclaggio. Esso si pone come il punto di raccordo fra tutte le amministrazioni ed enti operanti in questo settore ed è dotato di poteri particolarmente penetranti, come quello di acquisire informazioni in possesso delle amministrazioni in esso rappresentate, anche in deroga al segreto d’ufficio.
 

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