Introduzione sezione Task Force REPO, il punto sull’attività a un anno dell’invasione russa dell’Ucraina
Task Force REPO, il punto sull’attività a un anno dell’invasione russa dell’Ucraina
In occasione del primo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina si è tenuta una riunione virtuale della Task Force REPO (Russian Elites, Proxies, and Oligarchs Task Force), istituita su iniziativa statunitense, al fine di massimizzare e coordinare gli sforzi dei membri tesi al congelamento degli assets russi e alla loro confisca (ove compatibile con i sistemi nazionali), attraverso lo scambio di informazioni e delle migliori pratiche operative.
Fanno parte della Task Forse i rappresentanti dei Ministeri delle Finanze, della Giustizia, dell’Interno, e del Commercio dei Paesi aderenti (Paesi G7, Canada e Australia) e della Commissione Europea.
In ambito europeo è stata istituita la Freeze and Seize task force con compiti similari.
L'incontro è stato l’occasione per fare il punto sui risultati finora raggiunti, sugli sforzi per contrastare l’elusione delle sanzioni e discutere sulle iniziative da intraprendere.
In occasione del meeting, la lead americana ha proposto che i membri del REPO rilascino e pubblichino una dichiarazione congiunta che delinea i risultati sinora raggiunti in termini di congelamento e sequestro degli asset, laddove compatibile con la legislazione nazionale, la necessità di continuare a privare la Russia di fondi e risorse economiche e l’impegno a raddoppiare gli sforzi per contrastare l'evasione e l'elusione delle sanzioni.
La dichiarazione presenta, inoltre, il “Global Advisory on Russian Sanctions Evasion”, il documento che contiene alcuni degli schemi più comuni posti in essere dai soggetti sanzionati per eludere le sanzioni e che si conclude con alcune raccomandazioni indirizzate alle Autorità e al settore privato per prevenire e contrastare tali schemi.
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